L’Italia capovolta

L’Italia capovolta

Mag 31

Il post-elezioni ci ha lasciato un Italia alla rovescia, sotto tutti i punti di vista:

– Il PD stravince, in barba ad anni di satira sul PD che perde. Ma non si ferma qui. Inebriato dal mandato popolare diventa centro di gravità, e fa saltare metà dei politici sul carro del vincitore (ma, direbbero loro, “son sempre stati renziani”). Don Matteo ingloba come un blob la sinistra, dove Vendola manda i sogni della Grecia Rossa in Europa ma patteggia in Italia; ingloba il centro, fagocitato dall’area destrorsa e dalla “terza via” di cui Renzi è rappresentante; ingloba i rimasugli della destra, dove Alfano appoggia il governo, e gli ex-berlusconiani cercano un nuovo Dvce da idolatrare.

– Berlusconi, infatti, scivola nel baratro nonostante lo zoccolo duro di elettori fedelissimi, gravato in campagna elettorale dai servizi sociali e da un fascino che sembra non avere più. Preso dalla voglia di opposizione, riscopre il suo amore per la Lega, dove Matteo (forse per omonimia) fa il tamarro in Europa col suo 6% e prepara alleanze inguardabili con la destra lepeniana.

– Dal fronte dell’opposizione (più o meno) vera, il M5S ribalta la strategia mediatica in un documento segretissimo che conoscono tutti, guardando alla TV ed alla retorica costruttiva. Al contempo, per non smentire l’abitudine schizofrenica, Grillo lascia ad intendere simpatie con i fascisti alla teina, spaccando a metà i deputati.

– Una chicca finale: Giovanardi fa la figura del grande statista ad AnnoUno, dominando la piazza in quanto unico politico contro giovani, cantanti e spacciatori (l’ordine è invertibile), che, salvo battute argute e qualche insulto, sembrano incapaci di smontare mediaticamente il vecchio volpone della destra.

Se questo è l’andazzo, c’è persino il rischio che mi trovi una ragazza!

Ucraina meno fascista di tutti

Ucraina meno fascista di tutti

Mag 30

La propaganda reazionaria pro-Putin, ben diffusa su internet e accolta da neofascisti, comunisti e non, convintamente anti-occidentali e complottisti della domenica, vuole giustificare l’invasione russa in Ucraina col fatto che vi sarebbe stato un colpo di stato di estrema destra, e che la Russia stia cercando di proteggere la popolazione russa e giudea dai nazisti di Kiev. Ma vediamo immediatamente come queste scemenze cozzino con la realtà dei fatti:

1) La pretesa che gli ebrei ucraini siano sotto minaccia è stata smentita e denunciata dai rabbini ucraini e dalla comunità ebraica.

2) Il nuovo governo, sorto subito dopo il rovesciamento di quello dell’autocrate filo-russo Viktor Yanukovych, era composto da un primo ministro liberalconservatore, europeista e legato al Partito Popolare Europeo (Oleksandr Turčynov), da un vice primo ministro ebreo (Arseniy Yatsenyuk), da un Ministro degli Interni armeno (Arsen Avakov); e da un governatore della provincia orientale di Dnipropetrovsk presidente del congresso dell’organizzazione ebraica ucraina (Ihor Kolomoyskyi). Dopo le elezioni del 25 maggio, il governo è stato rinnovato e il nuovo presidente, Poroshenko, è di un partito liberalconservatore, pro-europeista e ha un passato nel partito socialdemocratico.

3) Le proteste dei manifestanti ucraini erano motivate dalla volontà di limitare il potere esecutivo del governo, da un commercio libero, patti con l’Unione Europea, integrazione europea, lotta contro la corruzione, l’autocrazia, l’imperialismo russo, la polizia assassina antisommossa di Yanukovych. Non esattamente un tipico programma fascista.

4) La presenza minoritaria di alcuni elementi di estrema destra (i partiti Svoboda e Right Sector) nel governo era motivata dal fatto che anche essi hanno partecipato alle contestazioni e al rovesciamento di Yanukovich, e sono riusciti ad ottenere una rappresentanza nel governo provvisorio sorto subito dopo. Ma ora, con le elezioni che hanno rinnovato il governo, guardate qual è la percentuale dei partiti fascisti (segnati in nero) rispetto agli altri, e soprattutto rispetto a ciò che è avvenuto in molti Paesi europei:

Qualcuno ha ancora il coraggio di dire che i fascisti sono gli Ucraini?

[Si ringrazia The Skeptical Libertarian Blog per le informazioni.]

Fatti una sega e vivrai felice!

Fatti una sega e vivrai felice!

Mag 29

Chi afferma di non essersi mai masturbato è credibile come Giuda che dice di non saper baciare.

Non c’è nulla di male, dopotutto: l’autoerotismo è una parte centrale dell’autoconsapevolezza, della libertà sessuale e della sperimentazione personale e di coppia. E nonostante la sua importanza, nella nostra Nazione è ancora un tabù piuttosto radicato. Ma non accade lo stesso negli Usa; Betty Dodson, arzilla ottuagenaria e sessuologa, dopo mezzo secolo di lavoro, terapia ed insegnamento ai (e soprattutto alle) giovani, ha trovato l’Elisir di Lunga Vita: ammazzarsi di seghe.

Fin qui, tutto normale. Gli effetti edificanti di una pippa sono noti da decenni nell’ambiente medico e psicologico, e la vecchina non è certo la prima della lista. L’aspetto eclatante di questa signora è, però, la totale distruzione e denigrazione di ogni idea romantica. “È una malattia, non saprei come altro chiamarla”. Punta il dito in particolare contro le deformazioni mentali dei film targati Disney, legge morale per migliaia di ragazze di tutto il mondo e cancrena di chi deve spiegare alle ragazzine come un pene entra nella vagina (per i ragazzini ci pensa YouPorn).

Di certo il principe azzurro non esiste (se esiste, si spippetta anche lui), e negli ultimi cinquant’anni non ha aiutato ad una sana educazione sessuale. Ma non è stato mica Zio Walt a inventare l’amore: è un concetto primitivo e fortemente intuitivo, riscontrabile ancora prima di Platone. Per non parlare del sesso romantico, dell’intima unione, della sinergia che si crea tra amanti (si pensi al Canto V). Il sesso senza amore è una norma, ma proclamare l’inesistenza dell’amore e del suo intimo legame con la sessualità è una profonda cecità e disonestà intellettuale verso secoli di letteratura e di ricerca nelle scienze psicosociali.

Ma Betty di certo ha le idee un po’ confuse, proclamandosi “eterosessuale, bisessuale, lesbica”, e denigrando il matrimonio monogamico perché “Ti sposi e il sesso finisce”. E non è che la poligamia o le coppie aperte siano il degrado di ogni valore morale: ogni forma di unione ha le sue peculiarità, ed ognuno dovrebbe potersi amare, rispettare e fare sesso come meglio crede. Se non altro, non sono solo i vecchi bigotti a dare un’immagine distorta della sessualità, ma anche le “ex-femministe” che hanno nel vibratore il loro Sacro Graal.

We’re Open (Minded)

We’re Open (Minded)

Mag 28

Vi annunciamo con grande orgoglio l’apertura di questo sito, una rubrica parallela al blog “La Stessa Medaglia”.

Ci scriveremo  un po’ tutti e cinque (anche se principalmente Alex, Matteo e il sottoscritto) parlando di politica, attualità, cronaca, internet, tecnologia, e chi più ne ha più ne metta.

Tendenzialmente saranno articoli più brevi di quelli del blog principale, concentrati di pensieri e contenuti da poter digerire più facilmente e condividere con altrettanta semplicità. La cadenza non sarà costante, scriveremo quando potremo e quando il mondo ci darà spunti per farlo. Sotto questo post troverete già tre post, un piccolo regalo di apertura visto che non abbiamo salatini e non ci piacciono gli happy hour.

Grazie a tutti coloro che già ci seguono, a quelli che ci seguiranno, all’apparato tecnico (Matteo in particolare, che ha lavorato come un operaio in nero), al catering e alle ballerine in quinta fila!

– Tutti gli autori

Le elezioni europee mi hanno insegnato che:

Le elezioni europee mi hanno insegnato che:

Mag 28

– Quando l’uomo con 80 euro incontra l’uomo con il blog, l’uomo con il blog è un uomo morto. (e deve andare a casa)

– I commenti in Caps Lock degli internauti a 5 stelle sono direttamente proporzionali ai voti che perdono; la strategia della guerra totale funziona solo a Richard Benson.

– Molti, moltissimi elettori si fanno ancora ipnotizzare dal cerone di Berlusconi.

– Vespa ha i coglioni. (ma pare sia alla ricerca di un nuovo padrone)

– La Lega è in grado di risorgere dalle sue ceneri, come l’araba fenice.

– Il 4% degli italiani sa pronunciare “Tsipras” correttamente. Tranne Vendola.

– Il mio voto vale come quello di chi crede alle sirene, alle dentiere regalate, alle scie chimiche, all’uscita dall’Euro, a Renzi come messia, ai processi pubblici a giornalisti e politici, ai mafiosi condannati e incarcerati, e di tanti altri eredi della più vasta ricchezza culturale del mondo.

Siamo tutti pensionati

Siamo tutti pensionati

Mag 28

Dopo aver trascorso una lunga ed estenuante campagna elettorale all’insegna di #vinciamonoi, di “i nostri sondaggi ci danno al 96%” e di una forte e netta contrapposizione tra i politici malvagi e la gente stanca della casta, Grillo si ritrova a dare dei pensionati conservatori agli italiani. “Quest’Italia è formata da generazioni di pensionati che forse non hanno voglia di cambiare, di pensare un po’ ai loro nipoti, ai loro figli, ma preferiscono stare così.” Ma la situazione potrebbe anche essere ribaltata: per quella fetta di italiani che è riuscita ad elaborare che abbiamo votato per le europee e non per il governo italiano, forse i conservatori sono quelli attaccati alle logiche nazionali, che strillano contro l’euro e l’Europa e la perdita di sovranità nazionale, che non riescono a trovarsi in un progetto comune europeo.

Fare a gara tra chi è pro o contro i cambiamenti non conduce molto lontano, ognuno ha la sua idea della direzione in cui si dovrebbe andare, e pensarla diversamente non significa automaticamente essere attaccati allo status quo. Questo non è che l’ennesimo, superficiale attacco di pancia che va in direzione opposta a ciò che Grillo ha detto fino ad ora (che la gente era tutta stufa e voleva cambiare).

Grillini, accettate che si possa aver votato PD non (solo e in tutti i casi) per paura del cambiamento o per avere 80 euro, ma (anche e in molti casi) perché i programmi erano assolutamente incommensurabili. Entrate nel merito anziché insultare come sempre!

E per chi esulta per il mostruoso distacco tra un PD al 40% e un M5S al 20%, faccio notare che in mezzo al marasma di elettori del PD ci sono, come minimo:

  • Sostenitori convinti del PD
  • Sostenitori di una sinistra più radicale che han votato PD per voto utile
  • Avversi al M5S che per paura/astio verso grillo han votato PD
  • Vari ed eventuali che volevano semplicemente gli 80 euro
  • Liberali che han dato una moderata fiducia a Renzi in assenza di altre alternative forti
  • Elettori 5 stelle a cui non piace l’antieuropeismo/magrezza del programma M5S
  • Ex elettori 5 stelle delusi da Grillo o da come si sono comportati in parlamento ma che potrebbero tornare a Grillo e han voluto dare un segnale
  • Gente che di per sé non sostiene il PD ma ha scelto l’europeismo
  • Gente che di per sé non sostiene il PD ma apprezza Schulz e/o il PSE
  • Ex sostenitori di Berlusconi che ora venerano Renzi

Alle future elezioni nazionali un risultato così non lo vedremo neanche da lontano, molti degli elettori sopracitati migreranno verso altri lidi. Nel frattempo, scopriremo se il Movimento 5 Stelle avrà saputo rinnovarsi dandosi un programma che sia attuabile, non campato in aria e che consti di più di 7 righe, e se Grillo avrà rispettato la promessa di farsi da parte (ma è già chiaro che così non è).

I Testimoni di Marx

I Testimoni di Marx

Mag 28

I marxisti-leninisti, di cui l’Università offre un nutrito spaccato, possono beffarsi finché vogliono di religiosi di ogni sorta, ingenui e creduloni, ma in fondo rimangono bigotti della peggior specie

Il loro Dio, Uno in tre Persone, è composto dal Padre, Marx, dal Figlio, Lenin, e dallo Spirito Santo, Che Guevara. Il Padre ci ha dato i testi sacri (Il Capitale su tutti), il Figlio è venuto sulla Terra per mettere in pratica la Rivoluzione e lo Spirito ci permea ed è ancora vivo in tutti noi (Hasta siempre!

Ma in fondo somigliano molto più agli anti-trinitari Testimoni di Geova: fermano insistentemente ignari studenti in cerca dell’aula della prossima lezione, dando loro le riviste (Lotta comunista anziché Svegliatevi!), e invitando a prendere coscienza del fatto che ci troviamo negli ultimi giorni prima dell’avvento del paradiso in Terra. Avvento che secondo le profezie di un uomo vissuto nel XIX secolo (Karl Marx per i comunisti, Charles Taze Russell per i Testimoni di Geova) sarebbe già dovuto avvenire più volte, ma che viene costantemente rimandato per mantenere in piedi la dottrina. 

E ci narrano di come la miseria e le ingiustizie vadano crescendo. I primi raccontando della crescente oppressione e miseria dei lavoratori ad opera dei padroni, i secondi mettendoci di fronte al pericoloso aumento delle catastrofi naturali, preludio dell’Apocalisse. Poco importa che ai tempi di Marx, donne e bambini lavorassero sedici e più ore al giorno per un tozzo di pane, senza alcun tipo di sicurezza e senza poter sperare di condurre un’esistenza quantomeno dignitosa, mentre oggi in questi tempi di “crisi” siamo tutti con automobili, cellulari, un più o meno discreto tempo libero e maggiori sicurezze sul lavoro: d’altronde lo dice il Sacro Libro, lo dice la profezia, che la miseria sarebbe cresciuta. Beninteso, non intendo negare la gravissima e diffusa precarietà e disoccupazione; ma è un insulto a tutti i lavoratori dei tempi della rivoluzione industriale sostenere che il cattivo capitalismo ci ha condotti sempre più verso un baratro, e non invece verso un magari modesto, magari incerto e contraddittorio, ma diffuso miglioramento della qualità della vita. 

E così, questi ragazzi e queste ragazze ci vogliono rivelare che la Rivoluzione è prossima; e ancora, come nel caso dei Testimoni di Geova, questo si traduce di fatto nell’idea che ci si debba mantenere ben lontani dal votare, poiché la politica è in mano al Demonio, capitalista-borghese o mammona-babilonese a seconda dei casi. E così non si può fare altro che proselitismo per raccontarsi che la Fine giungerà per necessità storica lasciando il posto a sogni paradisiaco-mistico-religioso-utopistici (una perfetta società socialista priva di ogni malvagità, come il paradiso in terra dopo l’Apocalisse divina), anziché prodigarsi per cambiare concretamente le cose laddove è possibile (in politica per i marxisti-leninisti o con il volontariato nel caso dei Testimoni di Geova). 

Semplice propaganda e diffusione della dottrina, incontri per “discuterne” ove le verità sono già state decise dai testi e dunque non si può giungere realmente a nuove verità insieme, e senza che a questo segua una concreta e positiva azione sul mondo per cambiarlo, dato che il suo destino è già segnato.